Appunti per “Il Caligola riflesso”
Opera drammatica in due atti
Musica di David Griffiths
Libretto di Maria Lanciotti
Drammaturgia di Christine Hamp
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Campagna ricerca fondi:
“Trovare la mia faccia/ fra tanti specchi infranti”, questo forse il più grande assillo che tormentava il terzo imperatore di Roma – Gaio Giulio Cesare Germanico, detto “Caligola”– che la tradizione storica e la finzione poetica ci hanno tramandato come figura tra le più crudeli e visionarie.
L’intento di Maria Lanciotti, autrice del libretto Il Caligola riflesso, appare quello di ribaltare tale concezione per ricercare, oltre l’immagine comunemente accettata, quei tratti semplicemente umani che sembrano voler essere negati a ogni detentore del potere, specialmente se assoluto.
La musica del compositore e baritono neozelandese David Griffiths accompagna il testo in modo mirabile con una raffinatissima orchestrazione, densa di significati ed appassionante, mettendo in luce una superba maestria nella scrittura sia per i cantanti che per il coro.
Cristine Hamp, regista austriaca, ha lavorato con l’autrice fin dalla stesura finale del testo in modo da fornire al compositore la drammaturgia dettagliata legata alla rappresentazione scenica.
Figlio del suo tempo, tra i più violenti e osceni della storia romana, vittima perseguitata e a sua volta persecutore feroce, unico sopravvissuto alla catena di delitti che stermina la sua famiglia, erede legittimo di un impero diviso in caste, che dal basso lo osanna e dall’alto mira concretamente ad eliminarlo volendo cancellarne finanche la memoria, Caligola rappresenta il Potere stesso – con tutte le degenerazioni che ne derivano quando non poggia su solide basi di equità e giustizia – ma anche il “re nudo” che sotto il manto e la corona e lo scettro è il più solo tra gli uomini, il più inquieto e impaurito.
Queste ed altre riflessioni affiorano dal contenuto dell’opera, che si mantiene sul filo di una certa logica introspettiva senza mai farsi giudicante e analitica, prediligendo dar spazio ad una stimolante poetica d’indagine.
L’opera è ambientata nella Roma Imperiale, nei primi decenni del I secolo.
Personaggi
Caio Giulio Cesare (Caligola) tenore spinto
Agrippina Maggiore (Madre di Caligola) mezzo soprano
Zaleucos (Precettore greco di Caligola) basso
Cesonia Milonia (Ultima moglie di Caligola) soprano coloratura
Nevio Sutorio Macrone (Prefetto) tenore lirico
Cassio Cherea (Tribuno) baritono
Annio Vinciano (Senatore 1) tenore
Livio Cassano (Senatore 2) basso/baritono
Altri Senatori, Legionari, Guardia Pretoriana, Popolo, Cospiratori coro
Vestale coro
Soldati, artigiano, sacerdoti e sacerdotesse danzatori